Bill Gates, il fondatore di Microsoft e iconico filantropo, ha lanciato un’accusa devastante contro l’uomo più ricco del mondo, Elon Musk: quella di “uccidere i bambini più poveri del pianeta”. Una dichiarazione shock che ha infiammato il dibattito globale sulla filantropia e gli aiuti umanitari internazionali, rivelando una frattura profonda tra due delle personalità più influenti del nostro tempo.
La Bomba di Gates: “Musk Uccide i Bambini Più Poveri del Mondo”
In un’intervista esplosiva al Financial Times, Bill Gates non ha usato mezzi termini per criticare le scelte di Elon Musk. Il fondatore di Microsoft ha accusato il patron di Tesla di aver causato la morte di bambini vulnerabili attraverso i “pericolosi e ignoranti” tagli all’USAID, la principale agenzia statunitense per l’assistenza allo sviluppo internazionale.
“L’immagine dell’uomo più ricco del mondo che uccide i bambini più poveri del mondo non è bella”, ha dichiarato Gates senza mezzi termini sulle pagine del prestigioso quotidiano finanziario. Un’accusa devastante che colpisce al cuore l’operato di Musk come responsabile del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE) creato dall’amministrazione Trump.
Medicinali Salvavita che Marciscono nei Magazzini
Secondo quanto riportato da Gates, la brusca interruzione dei finanziamenti ha avuto conseguenze catastrofiche: medicinali salvavita e cibo rimasti a marcire nei magazzini, aumentando drammaticamente il rischio di recrudescenza di malattie letali come morbillo, HIV e poliomielite. La situazione è così grave che Gates ha sfidato direttamente Musk: “Vorrei che Musk incontrasse i bambini infettati dall’HIV a causa dei suoi tagli”.
L’Errore Geografico che Costa Vite Umane
Tra i casi più emblematici citati da Gates, spicca quello del Mozambico, dove Musk avrebbe bloccato i fondi destinati a un ospedale nella provincia di Gaza, semplicemente per un’errata associazione geografica, scambiandola per la Striscia di Gaza in Medio Oriente. Un errore che dimostrerebbe, secondo Gates, la superficialità con cui vengono prese decisioni che impattano sulla vita di milioni di persone.
Il Ciclone Musk e lo Smantellamento dell’USAID
A febbraio 2025, il Dipartimento per l’Efficienza Governativa (DOGE), creatura voluta da Elon Musk, ha decretato di fatto la chiusura dell’USAID, il principale canale di aiuti degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale. Una decisione che Musk ha commentato con parole taglienti: “Era ora che morisse”.
L’approccio di Musk è stato definito da molti come un “metodo con la motosega”, caratterizzato da tagli drastici e spesso implementati senza considerare appieno le conseguenze. Questo taglio rappresenta una riduzione di ben 44 miliardi di dollari al bilancio dell’USAID, una cifra che nemmeno la filantropia privata può compensare, come sottolineato da Gates stesso.
Il Governo “Efficiente” di Musk
Il DOGE guidato da Musk non si è limitato all’USAID. L’imprenditore ha implementato tagli a vari livelli dell’amministrazione pubblica americana, inclusa la cancellazione di abbonamenti a testate giornalistiche come Politico, per un valore di circa 8 milioni di dollari. Musk ha persino inviato email a oltre 2.3 milioni di dipendenti federali chiedendo loro di elencare “cinque cose che hanno fatto sul lavoro”, minacciando licenziamenti per chi non avesse risposto.
La Risposta di Gates: 200 Miliardi di Dollari per Salvare il Mondo
Di fronte a questo scenario, Bill Gates ha risposto con un annuncio straordinario: donerà quasi tutto il suo patrimonio, circa 200 miliardi di dollari, alla sua fondazione nei prossimi 20 anni. Un piano ambizioso che prevede di accelerare gli investimenti in salute globale, istruzione e sviluppo, con l’obiettivo di chiudere completamente la Fondazione Gates nel 2045.
“Voglio il massimo impatto possibile. Possiamo davvero eradicare la poliomielite e trovare una cura per l’HIV”, ha dichiarato Gates con determinazione. La Fondazione Gates, il cui budget annuale aumenterà fino a 10 miliardi di dollari, continuerà a concentrarsi su vaccinazioni, salute materna e infantile.
Filantropia vs Business: Due Visioni Opposte
Il conflitto tra Gates e Musk non è nuovo e affonda le radici in una diversa concezione del modo di affrontare i problemi globali. Nel 2012, Musk aveva firmato il Giving Pledge, iniziativa lanciata dai Gates e da Warren Buffett, con cui vari miliardari si impegnavano a donare almeno metà della loro ricchezza.
Tuttavia, secondo quanto riportato dal suo biografo Walter Isaacson, Musk avrebbe in seguito confidato a Gates che la filantropia era per lo più una “stronzata” e che le soluzioni commerciali a problemi come il cambiamento climatico, inclusi i veicoli elettrici Tesla, erano più efficaci.
Le Conseguenze Globali dello Scontro tra Titani
Lo scontro tra questi due giganti della tecnologia e della finanza mondiale non è solo una questione personale, ma ha ripercussioni concrete sulla vita di milioni di persone nei paesi in via di sviluppo. Da un lato, i tagli agli aiuti possono avere effetti devastanti immediati; dall’altro, l’impegno filantropico di Gates rappresenta un tentativo di colmare il vuoto lasciato dal disimpegno governativo.
La domanda che resta è se la filantropia privata, per quanto generosa e ben organizzata, possa realmente sostituire il ruolo degli stati e delle organizzazioni internazionali nel combattere povertà e malattie a livello globale.
Una Battaglia che Continua
Mentre il dibattito infuria, milioni di vite restano appese a questo conflitto ideologico tra due delle menti più brillanti e influenti del nostro tempo. La visione pragmatica e commerciale di Musk contro l’approccio filantropico e umanitario di Gates: chi avrà ragione lo dirà solo la storia, ma nel frattempo le conseguenze si misurano in vite umane.
Per ora, una cosa è certa: la guerra tra questi titani dell’innovazione e della ricchezza è ben lontana dall’essere risolta, e il mondo intero ne osserva gli sviluppi con il fiato sospeso.